venerdì 24 aprile 2015

Da sud a nord nel Queensland, Australia

"Sunshine State": è così che  viene chiamato il Queensland, uno stato dell'Australia situato a nord-ovest della grande isola, un territorio tutto da scoprire, un luogo dalle numerose meraviglie da non lasciarsi sfuggire.

Brisbane è la capitale e da qui inizia questo viaggio straordinario. Geograficamente, questa magica città è collocata sull'omonimo fiume che, tra le mangrovie, scorre assicurando piacevoli momenti a chi ne segue il corso; è stupendo poter pagaiare in canoa o in kayak, favoriti dal clima subtropicale della zona, tra splendidi giardini e imponenti grattacieli, ammirando la città, magari illuminata dai colori del tramonto. 

Imperdibile il passaggio sotto lo Story Bridge e, di più, la sua scalata, per godere di una vista mozzafiato sulla città al luccichio del fiume e sulla baia di Moreton. Questo ponte d'acciaio è un simbolo storico poiché fu costruito, per volontà del governo, durante il periodo della Grande Depressione al fine di contrastare la povertà e creare posti di lavoro, e fu intitolato al governatore del Queensland, John Douglas Story. 

Un altro luogo, da cui assistere ad uno spettacolo panoramico, è il Kangaroo Point, una penisola divenuta il ritrovo per gli appassionati di arrampicata su roccia e di discesa in corda doppia: le sue scogliere con pareti di venti metri sono battute da esperti scalatori e da principianti, questi ultimi guidati da istruttori molto preparati. Potrebbe sembrare un'attività faticosa, ma meglio considerarla semplicemente eroica e salutare, soprattutto se si immagina che la giusta ricompensa sia uno straordinario skyline della città. Le scogliere offrono anche tante zone per un meritato relax.

L'alternativa alla salita è la Riverwalk, una passeggiata galleggiante di circa venti chilometri lungo la quale poter sostare e tirare profondi respiri. 


Percorrendola dalla riva nord a quella sud, si ha accesso alla South Bank, quel caratteristico angolo della città noto per i giardini e i parchi meravigliosi, ma anche per le attività culturali, per gli eventi musicali e per i festival.
Qui hanno sede ristoranti e caffè per tutti i gusti, negozi, mercati, ma soprattutto fontane e piazze incorniciate nel verde e, per completare la cartolina ricordo del luogo, la maestosa ruota panoramica.




E per trovare sollievo dalla calura e dal lungo cammino, è sufficiente dirigersi verso Streets Beach, la spiaggia artificiale di Brisbane: essa si sviluppa su una laguna circondata da sabbia, palme e piantagioni esotiche; l'acqua è sempre pulita e ciò le ha consentito di ricevere dei riconoscimenti, mentre la sabbia viene ogni anno trasportata in una quantità di circa settanta tonnellate.

Poco più a sud di Brisbane non si può fuggire dall'effetto calamita di Gold Coast, il litorale dell'oro popolare per i suoi tantissimi chilometri di spiagge dorate, per le onde inseguite dai surfisti, per i grattacieli che si specchiano nell'oceano. Surfers Paradise è, in assoluto, il gioiello di questo tratto costiero: ci si può godere il sole o cavalcare sulla sabbia, scaricare l'adrenalina in uno dei tanti parchi a tema, curiosare tra i mercatini serali o, ancora, gustare un aperitivo in alto, ma così tanto in alto, da non sapere più dove voltare lo sguardo.

A nord della capitale si estende, invece, la Sunshine Coast ed ecco l'imbarazzante piacevole sensazione di non riuscire a scegliere dove sdraiarsi su altrettanti chilometri di spiaggia incontaminata. Uno dei luoghi più frequentati è Noosa, piacevole, elegante, rilassante, ma anche ricca di opportunità e di attrazioni. Dall'oceano ai grattacieli ai docili koala: un connubio di esperienze straordinarie!

Dal Sunshine Coast Airport o, in traghetto, dalla Baia di Hervey è possibile raggiungere Fraser Island, la più grande isola di sabbia al mondo, dichiarata dall'UNESCO Patrimonio mondiale dell'Umanità. Il suo nome in lingua aborigena locale è K'gari, e questo lascia intendere molto poiché significa "paradiso". 
Qui non esistono strade asfaltate ma solo sentieri di sabbia, ragion per cui l'unico mezzo per muoversi sul posto è il fuoristrada: niente male! L'isola è, dopo la Tasmania, il territorio australiano più ricco di laghi, se ne contano almeno cento e sono i laghi di acqua dolce più puliti al mondo. 
Passeggiare tra le antichissime foreste pluviali, sfrecciare tra le dune di sabbia colorata dette The Cathedrals, raggiungere il relitto del Maheno per un tuffo nella storia, con i suoi tre piani e mezzo sepolti sotto la sabbia, perdersi di fronte all'oceano, ammirare le megattere in migrazione e le specie rare di uccelli: è proprio un paradiso assolutamente naturale. 

Procedendo sempre verso nord rispetto a Brisbane, una tappa, che racconta ancora quanto la natura sia un universo misterioso e spettacolare, è senz'altro Bundaberg, ufficialmente la storica città dello zucchero e del rum, situata sulla Coral Coast. 
Sulla spiaggia di Mon Repos, da novembre a gennaio, le tartarughe nidificano e depongono le uova, mentre, da gennaio a marzo, le piccole tartarughine cominciano già a lasciare le prime impronte sulla sabbia: è uno spettacolo singolare a cui vale davvero tanto assistere, potendosi organizzare anche in gruppi guidati di notte. Da Bundaberg, inoltre, è possibile accedere a Lady Elliot Island e Lady Musgrave Island, le due isole che fanno parte della Grande Barriera Corallina meridionale, due gioielli da cui immergersi e ammirare il mondo sottosopra.

E se tutto ciò ancora non bastasse a lasciare senza parole, ci pensano le isole Whitsunday, sempre più a nord: un arcipelago di 74 isolotti che galleggiano nel cuore della Grande Barriera Corallina.
Esse furono scoperte nella domenica di Pentecoste (Whitsunday) del 1770 dal Capitano Cook: alcune sono piccolissime, altre disabitate, altre ancora sede di resort lussuosi, tutte però caratterizzate da sabbia color borotalco, acque cristalline e colonie di coralli variopinti.


Quando si parla di Australia la prima immagine a cui si fa riferimento è quella dei canguri e, effettivamente, sono animali che vivono solo su questo territorio e nella Nuova Guinea. Nel Queensland, le principali città hanno zoo e parchi naturali dove poterne incontrare alcuni da vicino, oppure è necessario spostarsi nell'entroterra dalle ore del tramonto in poi, dato che si tratta di marsupiali notturni.



"I veri viaggiatori, non sono persone ricche ma curiose.
 Non sono alla ricerca di comodità, ma di novità, sorprese."
- Paolo Crepet -

martedì 14 aprile 2015

A Delft insieme a "La ragazza con l'orecchino di perla", Tracy Chevalier

Una testimonianza d'arte pura, semplice, perfetta; un'opera insolita perché rappresenta proprio ciò che è, un ritratto; un capolavoro che cattura l'attenzione per la sua spontaneità, per l'espressione eterea del soggetto, per la sua naturalezza, per la purezza dei colori. 
Questo dipinto, firmato Jan Vermeer e attualmente custodito all'Aia, risale al 1665-1666 e rappresenta il punto d'arrivo, ma, implicitamente, anche quello d'origine di tutto il romanzo di Tracy Chevalier. 
"La ragazza con l'orecchino di perla", infatti, ci conduce, nobilmente, nella vita privata ed artistica di questo celebre pittore, e in quella umile e coraggiosa della sua domestica Griet che, secondo la narrazione fantastica dell'autrice, è la musa ispiratrice di questo splendido ritratto. Il loro incontro avviene nella tranquilla città di Delft, nei Paesi Bassi, dove entrambi trascorrono tutta la loro vita. Griet la descrive come una città quieta, raffinata, nettamente distinta tra il quartiere dei papisti e quello dei protestanti, con il suo mercato, la sua piazza principale e il suo storico canale, terra d'arte in fatto di pittura e decorazione della porcellana, caratterizzata da temperature piuttosto rigide nei mesi invernali, ma anche da una gran luce in quelli primaverili.
E' proprio l'arte ad avvicinare la giovanissima protagonista al pittore, uomo singolare e padre di famiglia: Griet è una domestica di quei tempi, con esigue conoscenze di lettura e scrittura, ma con uno spiccato senso artistico, un'innata capacità di cogliere la bellezza dei colori, di distinguere i dettagli, quei particolari che rendono l'opera un capolavoro. Vermeer, da parte sua, non si lascia sfuggire gli aspetti e i pensieri più reconditi della ragazza, dalla quale è attratto e sulla quale esercita il suo fascino speciale. Lei lo comprende e lo sostiene, a volte contrariamente ai suoi principi, lui la ammira e la domina, ma, nonostante ciò, alla fine è Griet il personaggio più forte e determinato, mentre Vermeer appare inquieto e infelice, tormentato dall'incapacità di comunicare la sua ricerca della perfezione artistica, anche a svantaggio della soddisfazione economica.
Del resto nella vita non tutti riescono ad accettare dei compromessi...


"Ti dipingerò come ti vidi la prima volta, Griet. Così come sei."
- Tracy Chevalier -