La Isla de Las Munecas, l'Isola delle Bambole, è situata in Messico sul lago Xochimilco ed è, in realtà, un'isola artificiale costruita, un tempo, come altre, per estendere la produzione agricola. Queste erano definite giardini galleggianti e il loro numero elevato aveva ridotto il lago ad una serie di canali navigabili.
Ad oggi sono tutte abbandonate, eppure c'è un discreto numero di turisti che quotidianamente attraversa queste acque per raggiungerne una, appunto la Isla de Las Munecas. Certo non si tratta di un'isola paradisiaca e i suoi visitatori sono attirati dalle inquietanti vicende che la riguardano.
Innanzitutto si chiama Isola delle Bambole proprio perché è popolata da un numero svariato di bambole appese ovunque per il collo, insomma impiccate e, ovviamente, deteriorate dal trascorrere del tempo, dagli agenti atmosferici e dall'intervento degli animali: alcune non hanno braccia o gambe, altre occhi, altre ancora hanno un aspetto da film dell'orrore.
Ma chi ha realizzato questo spettacolo terrificante?
Si narra che negli anni 20 una bambina annegò proprio nelle acque del lago e fu ritrovata mentre ancora stringeva tra le braccia la sua bambola. Quasi trent'anni più tardi Julian Santana Barrera, un eremita messicano, si convinse che l'anima della bimba si aggirasse ancora sull'isola in cerca di pace e che toccasse proprio a lui aiutarla ad abbandonare per sempre quel luogo. Allora egli decise di trasferirsi qui e cominciò a popolare di bambole l'isola, nell'intento di confortare l'anima della piccola. Questo signore è venuto a mancare nel 2001, anche lui in circostanze misteriose: pare che sia annegato nello stesso modo della bambina, e che abbia raccontato all'unico parente, che trascorse con lui del tempo, di udire, dal giorno del suo arrivo, delle voci provenienti dalle acque che lo invitavano a seguirle; ma lui le aveva sempre ignorate.
Il giorno della sua morte, forse, non fu così....
"Ciò che dovrà accadere....accadrà, e tu hai una scelta: andarci insieme o andarci contro."
- Osho -
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