giovedì 29 gennaio 2015

Il fascino dei luoghi abbandonati d'Italia

Sul territorio italiano, tra città e paesi, grandi e piccoli, ve ne sono alcuni che raccontano solo storie trascorse da tempo poiché, oramai, completamente abbandonati, seppure se ne conservino ancora edifici e strutture, tristi e desolati, quasi a non volerne assolutamente cancellare la memoria.

Da nord a sud, il primo che si incontra è il "paese fantasma" di Fabbriche di Careggine: si trova in
Toscana, precisamente nella Garfagnana, e viene definito "fantasma" perché appare solo in occasione dei lavori di manutenzione della diga che sbarra il lago artificiale di Vagli, le cui acque lo hanno sommerso nel lontano 1946, anno di costruzione della diga stessa. Ciò significa che questo antico borgo medievale riemerge quando il lago viene svuotato, e fino ad ora questo evento, che ha richiamato tanti visitatori, è accaduto solo quattro volte: nel 1958, nel 1974, nel 1983 e nel 1994. Una storia che ricorda per certi versi quella rappresentata nel musical Brigadoon, un misterioso villaggio che compare per un solo giorno ogni cento anni. 

Proseguendo giù per il Lazio, ecco Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, detta la "città che muore". Anche questo è un piccolo borgo medievale arroccato su un colle, al quale sembra tenersi stretto per non cadere nell'oblio, trascinando via con sé i ricordi e le memorie di quanti lo hanno vissuto, anche solo dal racconto dei propri avi. Uno strettissimo ponte, percorribile unicamente a piedi, funge quasi da macchina del tempo che trasporta i visitatori dalla dimensione presente ad una dimensione apparentemente irreale. All'interno del borgo ci sono ancora alcune attività di natura turistica, dato che vi giungono turisti da tutto il mondo, e si respira un'aria davvero suggestiva, intristita solo dal pensiero che qui il tempo forse si è fermato, ma non altrettanto l'erosione progressiva dei banchi di argilla che lo sorreggono, da cui, in parte, la denominazione di "città che muore".

E poi, ancora, in direzione Basilicata, ad una cinquantina di Km da
Matera, sorge Craco, un centro molto piccolo organizzato attorno a quattro palazzi nobiliari, che nel 1963 fu evacuato a causa di una frana di vasta portata. D'allora Craco è divenuto anch'esso un paese fantasma dall'aria solitaria e silenziosa, a tratti irreale, dall'espressione riflessiva su ciò che è stato e non ha potuto più essere. Tuttavia ci sono state occasioni che hanno ridato vita a questo borgo, anche se solo per breve tempo; infatti, tralasciando i visitatori, che non mancano mai, esso è stato più volte scelto da diverse produzioni come set cinematografico. Insomma, Craco può ritenersi, anche nella sua solitudine, protagonista.


"...Adesso chiudiamo le tue finestre e un'oppressiva notte prematura lasciamo insediata nelle stanze. Tutta buia tu continui a vivere, mentre il tempo ti percorre e l'umido guasta piano la tua anima."
- Pablo Neruda -











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