lunedì 12 gennaio 2015

La leggenda del Castello di Trezzo sull'Adda, Italia

Trezzo sull'Adda è un comune lombardo della provincia di Milano che, dal 2008, vanta il titolo di città per la sua bellezza, per i servizi che offre, per la sua storia. 
Il contorno paesaggistico di questo luogo ha più volte condotto la mano di Leonardo da Vinci nei suoi dipinti, come in una serie di schizzi che fanno parte della raccolta reale dei Windsor, come nelle due versioni de  La Vergine delle Rocce, l'una custodita al Louvre di Parigi e l'altra alla National Gallery di Londra, fino al panorama della celebre Gioconda.
Anche Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi non manca di farne riferimento.
Un altro argomento di interesse relativo a questo delizioso comune, adagiato su una delle rive del fiume Adda, nasce dalla leggenda di un tesoro ancora nascosto sotto le rovine del suo Castello.
Il Castello appartiene temporalmente al periodo longobardo e fu fortezza dell'imperatore Federico Barbarossa, prima, e dei Visconti, poi. Il prezioso tesoro, ad oggi non rinvenuto, pare risalire proprio al Barbarossa e sembra, inoltre, che goda tuttora della protezione privilegiata da parte di numerose presenze ultraterrene, insomma di fantasmi. Infatti si narra che i sotterranei di questa struttura, oramai decadente, siano parecchio popolati proprio perché, al tempo, furono la parte del castello che ospitava i prigionieri di guerra per essere torturati e mandati a morte, e non solo: qui venne murata viva la figlia di Bernabò Visconti, macchiatasi l'onore perché innamorata dello stalliere, il quale, a sua volta, fu ucciso nel vano tentativo di difenderla. 

Insomma sono in tanti a giurare di avervi sentito all'interno delle voci, dei cori, o di aver avvistato corpi indefiniti: quindi se ci imbattiamo nel tesoro potremo godere di gloria e ricchezza, in caso contrario, avremo l'onore di prendere parte ad una misteriosa visita guidata.


"Il vero mistero del mondo è il visibile, non l'invisibile."
- Oscar Wilde -


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