lunedì 2 febbraio 2015

La variante di Luneburg, Paolo Maurensig

E' impensabile che la vita di qualcuno possa dipendere da un gioco, è folle che vincere o perdere equivalgano a vivere o morire: in questo intenso romanzo il destino degli uomini si compie su di una scacchiera! 
Gli scacchi, gioco di riflessione e di astuzia tattica per pochi veri appassionati, rappresentano il fulcro del libro, che ci trascina in un periodo storicamente rilevante e umanamente vergognoso: quello del nazismo, dell'antisemitismo, della crudeltà. 
Due eccellenti giocatori di scacchi si affrontano in una sfida che li contrappone nel gioco e nella vita: un ebreo e un nazista, l'uno, nonostante la parità tecnica, perde la sua partita, da ragazzo, a causa della diversità razziale, l'altro la perde, da adulto, per la stessa ragione, perché, a volte, il passato non si può e non si deve cancellare. Essi, infatti, si conoscono su un campo da gioco e si ritrovano in un campo di concentramento, ma il loro rapporto ruota sempre attorno ad una scacchiera: il nazista, oramai direttore di quel posto orrendo, situato sulla landa di Luneburg, è convinto che quel ragazzo di un tempo sia l'unico suo degno avversario. Questa volta, però, la posta in gioco è ben più alta: è la vita dei prigionieri, poiché, tutte le volte che l'ebreo vince una partita, avrà salvato altri prigionieri dal pericolo di una esecuzione.
Per non dimenticare...


"Gli scacchi...un'attività in cui si bruciano i giorni, gli anni, l'esistenza stessa, in una sola inestinguibile fiamma. In cambio, paradossalmente, il giocatore assapora l'arrestarsi del tempo in un'ansia di eterno presente."
- Paolo Maurensig -

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