venerdì 12 dicembre 2014

L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafòn


Estate 1945 "...e noi camminavamo per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Monica in una ghirlanda di rame liquido." La Barcellona di Zafòn è una città misteriosa tanto quanto gli accadimenti e i personaggi del romanzo, una città che, dato il periodo storico, reca ancora i segni della guerra ma, allo stesso tempo, è già pronta a rinascere dalle sue stesse rovine, determinata ad accogliere il suo futuro. Barcellona è palcoscenico degli avvenimenti narrati ma non meno protagonista dei personaggi del libro nel suo complesso, tanto da essere descritta sempre in modo particolareggiato. Il Barrio Gotico è il quartiere che ospita la maggior parte della narrazione mentre il Cimitero dei Libri Dimenticati, in cui ho creduto con tutta me stessa per amor della lettura in genere, purtroppo non esiste, è un'invenzione dell'autore anche se ha una collocazione reale nel cuore del Raval, all'altezza di calle Arco del Teatro. Sulla collina del Tibidabo, invece, si svelano i misteriosi intrecci della storia. una zona residenziale, dove trovano posto palazzi prestigiosi e ville sontuose, alcune delle quali in rovina e dimenticate. L'altra sommità della città è la collina di Montujic, il luogo che accoglie il grande cimitero modernista e che per il protagonista del romanzo rappresenta il ricordo e la malinconia.


"Questa città è magica, Daniel. Ti entra nel sangue e ti ruba l'anima."
- Carlos Ruiz Zafòn -

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