lunedì 22 dicembre 2014

Venti corpi nella neve, Giuliano Pasini

In Italia nel 1945, al termine del secondo conflitto mondiale, la gente lentamente e fiduciosamente iniziò a costruire, mattone dopo mattone, il proprio futuro; le atrocità della guerra oramai appartenevano ad un tempo trascorso e il loro ricordo fu sepolto insieme alle vittime. 


Eppure nel 1995, a cinquant'anni di distanza, in un piccolo borgo arroccato sull'Appennino tosco-emiliano, Case Rosse, qualcuno forse non ha ancora trovato la forza di dimenticare, ma, al contrario, ha curato le proprie ferite alimentando un sentimento di giustizia a tutti i costi. E la notte di Capodanno del 1995, appunto, un triplice omicidio infrange la quiete di questo paese silenzioso e desolato, inchiodato al suolo per non scomparire tra la nebbia delle montagne. Un delitto perpetrato con una violenza inaudita che rievocherà nella mente e nel cuore dei suoi abitanti la sofferenza e l'orrore vissuti molti anni prima.
Case Rosse diventa il simbolo della giustizia e della vendetta; nella sua piazza centrale un angelo di bronzo solleva un corpo e un'incisione recita così: "Affinché i martiri riposino in pace".
Un thriller avvincente, ma anche un romanzo che regala forti emozioni, un viaggio nella storia per non obliare il sacrificio di tutti coloro che ci hanno resi uomini liberi.


"Non sono stato ovunque, ma è sulla mia lista."
- Susan Sontag -

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